Interprete e mediatore linguistico sono professioni che vengono spesso associate. In realtà, sono due ruoli ben diversi ed è fondamentale comprenderne le differenze, per meglio orientare il proprio percorso professionale e di formazione.
Vediamo di seguito cosa caratterizza questi due ruoli, iniziando dall’interprete.
L’Interprete
Per prima cosa l’interprete traduce oralmente una lingua e ha come compito quello di rendere possibile la comunicazione in modo immediato.
Un esempio che rende evidente questa caratteristica è l’interpretariato simultaneo che avviene, appunto, simultaneamente al discorso di una delle parti, in contesti in cui ci si rivolge ad una platea o a un numero consistente di ascoltatori. Un caso pratico è un congresso in seno agli organi UE dove gli interpreti, che lavorano da cabine con impianti fissi, traducono in tempo reale il discorso dell’oratore.
Abbiamo altre modalità di interpretariato: la trattativa, che avviene in contesti specifici come quello commerciale o di servizi pubblici, in cui l’interprete ascolta il discorso e traduce integralmente in un’altra lingua. L’interpretariato in consecutiva, dove l’interprete si trova a tradurre un discorso di durata medio-lunga. Infine, il chuchotage, una traduzione simultanea sussurrata all’orecchio dell’ascoltatore.
Il mediatore linguistico
Il mediatore linguistico invece ha un ruolo molto diverso. Prima di tutto un “mediatore” agisce da intermediario in una situazione di conflitto tra due o più parti per contribuire al raggiungimento di un accordo. Agisce dunque in seno a controversie aiutando le parti in causa a comunicare facilmente tra loro, evitando incomprensioni che potrebbero derivare da differenze linguistiche o terminologiche. Il lavoro del mediatore non si riassume però nella sola traduzione. A un mediatore è richiesto di conoscere il background culturale della controparte, adeguando il messaggio alle sue esigenze. Non basta quindi una conoscenza approfondita delle lingue parlate ma serve conoscere anche la cultura e la società dei paesi da cui queste lingue provengono.
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Risulta dunque evidente la necessità per queste categorie di professionisti di seguire corsi di formazione specifici e di avere alle spalle un’associazione che possa sostenere il professionista durante il suo percorso lavorativo e di specializzazione.
In questo Associazione Formazione 24H mette a disposizione il suo staff di professionisti per poter fornire proprio quei percorsi formativi necessari all’acquisizione di tutte le competenze richieste dal ruolo professionale di interprete e mediatore linguistico.
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