La figura del RSPP
Il ruolo di RSPP nelle aziende è fondamentale. Come sancito dal D. Lgs 81/08 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro), in ogni azienda il Datore di Lavoro è obbligato a nominare chi ha il ruolo di RSPP – Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
RSPP deve inderogabilmente possedere le capacità e i requisiti professionali previsti dalla norma, ovvero un titolo di studio non inferiore al diploma di istruzione secondaria superiore e un attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento del corso di formazione (16h o 48h) a seguito dell’Accordo Stato/Regioni del 21 dicembre 2011.
I responsabili dei servizi di prevenzione e protezione sono inoltre tenuti a frequentare ogni cinque anni corsi di aggiornamento diversi in base al livello di rischio del settore di lavoro.
La figura del RSPP fa parte del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), per il quale deve individuare e valutare i fattori di rischio, nonché le misure per la sicurezza e la salubrità dell’ambiente di lavoro.
Di fondamentale importanza è, inoltre, il compito di proporre al Datore di Lavoro i programmi di informazione e formazione per i propri dipendenti, finalizzati a prevenire e proteggere i lavoratori dai rischi professionali.
In base alla classificazione ATECO, sono stati individuati 9 macrosettori a seconda del tipo di azienda in cui si svolge l’incarico di RSPP. Tale figura può essere interna o esterna all’azienda, sempre a patto che possieda le competenze tecniche e professionali stabilite dalla legge, oppure l’incarico può essere ricoperto dallo stesso Datore di Lavoro se si tratta di aziende con caratteristiche specifiche.
Le principali mansioni del ruolo di RSSP nelle aziende
Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione partecipa assieme al Medico Competente (MC) e al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) alla riunione periodica indetta annualmente dal Datore di Lavoro.
Una delle caratteristiche più rilevanti del RSPP è il fatto di esercitare una funzione consultiva e propositiva. In particolare:
- rileva i fattori di rischio, determina nello specifico i rischi presenti ed elabora un piano contenente le misure di sicurezza da applicare per la tutela dei lavoratori;
- presenta i piani formativi e informativi per l’addestramento del personale;
- collabora con il Datore di Lavoro nella elaborazione dei dati riguardanti la descrizione degli impianti, i rischi presenti negli ambienti di lavoro, la presenza delle misure preventive e protettive e le relazioni provenienti dal medico competente, allo scopo di effettuare la valutazione dei rischi aziendali e la redazione del Documento della Valutazione dei Rischi (DVR).
I rischi da valutare per chi svolge il ruolo di RSPP nelle aziende sono quelli “ragionevolmente prevedibili”, cioè quelli che in condizioni normali di esercizio possono accadere.
Dalla definizione di “rischio” presente nel TU si può dedurre una formula matematica che ne esprima il concetto: R = P ´ C ´ D, dove P è la probabilità di esistenza del pericolo in un certo luogo e per un certo tempo; C è la probabilità che quel pericolo sia causa di un danno (cioè la probabilità di contatto fra il pericolo e l’uomo); D è la dimensione del possibile danno.
L’utilizzo della formula ci consente di verificare la presenza del rischio: infatti, è sufficiente che uno dei fattori che compongono la formula sia nullo perché il rischio sia nullo.
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