Il mediatore è una figura chiave nell’aiutare le parti coinvolte in una controversia a trovare un punto di incontro in modo pacifico, senza ricorrere ad un procedimento giudiziario in tribunale.
Il mediatore è un professionista che deve avere specifiche competenze per essere in grado di interfacciarsi con entrambe le parti coinvolte. Attraverso la figura del mediatore, le controparti hanno la possibilità di comunicare tra di loro e trovare un accordo che tenga in considerazione gli interessi di entrambi.
Quali competenze deve avere un mediatore?
Sicuramente un mediatore deve avere come qualità principale la capacità di comunicare in modo semplice e diretto con i litiganti di un contenzioso. È richiesta anche l’abilità di gestire i conflitti non solo da un punto di vista giuridico, ma anche da un punto di vista umano: è importante non sottostimare la soggettività delle persone coinvolte.
Inoltre, secondo le disposizioni normative, il mediatore deve possedere un titolo di studio equivalente ad una laurea triennale che attesti le sue competenze giuridiche e avere una specifica formazione in materia e un aggiornamento biennale.
Gli obblighi della figura del mediatore
Un mediatore ha una serie di obblighi professionali, come:
- Imparzialità – nessun favoritismo nei confronti di una delle parti coinvolte
- Riservatezza – le dichiarazioni delle parti coinvolte non possono essere utilizzate in un eventuale processo né rese pubbliche
- Verbalizzazione – tutto ciò che viene dichiarato deve essere verbalizzato
- Obblighi informativi – il mediatore deve informare le parti coinvolte delle modalità di svolgimento della mediazione
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