Con RSPP si intende il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, cioè quella persona designata dal datore di lavoro per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, con particolare attenzione all’insieme delle persone, sistemi e mezzi finalizzati a proteggere i lavoratori dai rischi professionali, prevenendoli. Si tratta di una figura obbligatoria all’interno di qualsiasi azienda e, come si può immaginare, è normata a livello di legge.
Ma cosa fa un RSPP in concreto? Valuta i fattori di rischio presenti all’interno di un’attività lavorativa, progettando e pianificando un programma finalizzato a garantire la sicurezza dei lavoratori.
Questo delicato e fondamentale compito viene svolto in collaborazione con il datore di lavoro, il medico competente e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: tutte queste figure, insieme, realizzano il Documento di valutazione dei rischi, fondamentale per evitare e prevenire gli incidenti sul lavoro.
Come si diventa RSPP?
Partiamo dal presupposto che la nomina di questa figura è un obbligo non delegabile in capo al datore di lavoro che può scegliere come RSPP sia una persona interna che esterna all’azienda. In alcune tipologie di aziende, solitamente con un numero basso di dipendenti, la figura dell’RSPP può anche essere coperta direttamente dal datore di lavoro.
In ogni caso, egli è sempre responsabile, in caso di infortunio dovuto a una mancata o errata valutazione dei rischi, del reato di evento. L’RSPP risponde ogni volta che il verificarsi di un infortunio sia oggettivamente riconducibile a una situazione pericolosa nota e colpevolmente non segnalata.
Quali requisiti deve avere un RSPP?
Per poter ricoprire le funzioni di RSPP è necessario essere in possesso di un titolo di studio non inferiore al diploma di scuola media superiore. Inoltre bisogna conseguire gli attestati dei corsi di formazione specifici che variano a seconda della classe di rischio dell’attività (sulla base della definizione ATECO). Un RSPP, inoltre, deve frequentare corsi di aggiornamento secondo quanto previsto dagli accorsi Stato/Regione.
I responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione sono inoltre tenuti a frequentare i corsi di aggiornamento secondo gli indirizzi stabiliti dell’accordo Stato/Regione del 21 dicembre 2011.
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